Conclusione
Questa tesi ha cercato di individuare i principali tipi di caratterizzazione che erano adoperati da Alberto Moravia nei suoi romanzi. Attraverso l’analisi dei tre romanzi prescelti è stato dimostrato che Moravia utilizza meno la descrizione fisica, preferendo decisamente quella psicologica, comportamentale e socio-economica. Nel percorso che va da Gli indifferenti a La noia è possibile osservare che, mentre nel primo romanzo la descrizione extradiegetica è ancora molto rara e lo scrittore preferisce e utilizza la descrizione diegetica, ne La romana c’è già spazio per la descrizione fisica. Ciò significa che le preferenze di Moravia sono cambiate dopo Gli indifferenti, parallelamente al suo allontanamento dal teatro e all’accentuata attuazione prestata da lui al corpo.
Inoltre, ho cercato di rispondere anche alla questione se è possibile trovare un personaggio tipico, presente in tutte le opere analizzate. Le risposte che posso fornire come conclusione della mia ricerca è che i personaggi del mondo moraviano costruiscono una strana famiglia, perché sembrano “tutti di una stessa famiglia” e “potrebbero tutti appartenere allo stesso romanzo.” Alla domanda però se esiste un personaggio tipico di Alberto Morava non è così facile rispondere. Si può trovare degli elementi ricorrenti tra i suoi caratteri, ma c’è anche un’evoluzione che descrivono. È meglio dire che tra i protagonisti c’è una certa continuazione, una sorta di ricorrenza con quelli degli altri romanzi, “la prima obiezione a ciascun personaggio, il primo sospetto di quel vizio o mania o passione o tara che lo esporranno alla crisi, emergono sempre dalla indicazione di un tratto carnale, a cui l’occhio del narratore corre immediatamente.”
Il personaggio non è il personaggio tipico del romanzo borghese tradizionale, è
“frutto di una proiezione ideologica univoca e compatta, non è più un eroe in cui si configurino, tipicamente, valori positivi o negativi nettamente determinati: la tensione eroica, comunque pretenda di caratterizzarsi, qui crolla alle radici stesse del conflitto, per dissolversi come spontaneamente in una ambigua indifferenza etica. …